L’ Artusi, la nouvelle cuisine e la psicoterapia: conservazione, innovazione e mode in terapia relazionale.

Gianmarco Manfrida
Centro di studi e di applicazione della Psicologia Relazionale, Prato

Un breve esame della situazione attuale e della storia della terapia familiare dimostra che gli ingredienti del successo, sopravvissuti a tante mode passeggere, sono l’attenzione al contesto di realtà e l’importanza attribuita alle relazioni tra le persone, al punto che oggi la richiesta e la pratica della terapia con la famiglia è ridotta, mentre vi sono grandi possibilità di sviluppo, confermate dagli studi di neuroscienze, per terapie relazionali rivolte, oltre che a famiglie e altri gruppi, anche all’ individuo.
Lo sviluppo delle terapie relazionali è considerato esso stesso come il prodotto della costruzione sociale di una realtà convenzionale, nel senso inteso da Berger e Luckmann: vengono indicate nuove prospettive e identificati nuovi rischi, che riguardano sia la pratica clinica che l’insegnamento.

A brief survey of past and present developments of family therapy makes it evident that the ingredients of its success are attention to the contextual framework, based on the relevance of facts, and importance given to relationships, to the point that nowadays there are very restricted spaces for family applications and great possibilities for relational therapies, possibly connectable also to the growth of neurosciences.
The development of relational psychotherapy is considered itself as the social product of the construction of conventional realities described by Berger and Luckmann ; new perspectives and risks are identified and commented, both regarding practice and teaching.

Este articulo presenta la historia del desarrollo de las terapias familiares en terapias relacionales utilizzando una metafora culinaria, en la cual, pasadas algunas modas temporaneas, se identifican los ingredientes mas valiosos y estables en la atenciòn al contexto, es decir la realidad factual, y a las relaciones interpersonales, que las neurosciencias mismas van valorizzando.
La misma historia y el estado actual de la terapia relacional son el producto social de la construcciòn de una realidad compartida convencional, en el sentido de Berger y Luckmann; se plantean por fin nuevas perspectivas y nuevos riesgos en la practica clinica y en la ensenanza.